Tutta la storia economica, sociale e civile della Bassa risulta essere pervasa da un quotidiano rapporto con l’acqua : dal grande fiume Po ai fiumi e torrenti dell’Appennino, dalle risorgive dei fontanili ai canali navigli. Insediamento, tipologia del paesaggio agrario, sistemi di comunicazione, toponomastica, organizzazione amministrativa e fiscale del territorio risentono della presenza di fiumi e acque più o meno stagnanti.
Questo elemento corre oggi imbrigliato nella fitta maglia di canalizzazioni, grazie anche ad una rete di bonifiche, avviate dai Benedettini nel medioevo, proseguite dagli Estensi nel rinascimento e ampliate fino alla metà del Novecento, che ha contribuito allo sviluppo di un’agricoltura tra le più prospere del Paese.
Qui nacque, e si consolidò nei secoli, una costellazione di piccoli principati in grado di resistere fino al Settecento a quell’opera di smantellamento degli stati minori intrapresa dalle grandi signorie italiane fin dal XIV secolo: i domini dei signori di Guastalla, Mirandola, Novellara e Rolo, i principati di Correggio e di Carpi progressivamente assorbiti dai principati maggiori. Oggi è una terra generosa, costellata di paesi intraprendenti, corti, casolari e piccole comunità sedimentate nel corso dei secoli e in rapida trasformazione.
L’itinerario porta alla scoperta di città d’arte come Correggio, con i suoi musei e palazzi principeschi, delle rocche medievali e rinascimentali di San Martino in Rio, Novellara e Reggiolo, di un diffuso patrimonio di ville padronali e casini gonzagheschi, di architetture rurali e attrazioni naturalistiche.
Il fiume Po, le bonifiche e la centuriazione sono il segno distintivo di quest’altro settore della pianura reggiana compreso tra il torrente Crostolo, il fiume Enza e la via Emilia. Percorrendo antiche direttrici romane e medievali, si attraversano gli areali delle valli bonificate dai Benedettini dagli Estensi con il capolavoro della bonifica Bentivoglio. Seguendo l’argine maestro del grande fiume, si tocca uno dei più importanti sistemi insediativi di sponda della regione con Luzzara, Guastalla, Gualtieri, Boretto e Brescello e centri storici rinascimentali quali Guastalla e Gualtieri. Ma il Po, pieno di ricordi letterari e cinematografici, offre anche la suggestione di una golena ricca di aree naturalistiche di pregio.