Una delle caratteristiche più apprezzate del nostro Agriturismo è quella di trovarsi contornati dalla campagna emiliana ma allo stesso tempo essere a pochi passi dal centro di Reggio Emilia.

Questo itinerario propone una passeggiata, o meglio ancora un tranquillo giro in bicicletta, alla scoperta del complesso di Ville Ducali appartenute dal 1722 alla famiglia d’Este, che fece costruire la propria Reggia ispirandosi alla più famosa Reggia di Versailles.

La riqualifica avvenuta in questi ultimi anni della pista ciclo-pedonale che collega il centro storico alla prima periferia ha dato vita a un bellissimo percorso che collega il nostro Agriturismo alla città passando per questi punti di interesse storico e luoghi frequentati quotidianamente dai Reggiani che desiderano stare all’aria aperta e praticare sport.

ITINERARIO PER TAPPE: Vasca di Corbelli – Reggia di Rivalta – Parco delle Caprette – Piazza Prampolini – Piazza San Prospero – Piazza Martiri del VII Lugio/ Piazza della Vittoria – Piazza Fontanesi

TEMPI DI PERCORRENZA: 30 min in bici (senza pause)

DISTANZA: 11 Km DIFFICOLTÀ: facile

1) VILLA D’ESTE (VASCA DI CORBELLI): 

Il palazzo e la vasca, nati come ritiro di pesca del duca Francesco III d’Este, facevano parte del più vasto progetto del Palazzo Ducale di Rivalta e dei suoi giardini. La vasca ovale raccoglieva le acque necessarie al funzionamento delle fontane nel giardino della Reggia a Rivalta, alle quali era collegata tramite condutture sotterranee tuttora esistenti. A sua volta la vasca era alimentata dal vicino torrente Crostolo attraverso un canale di collegamento che, originariamente, era anche l’unica via di accesso alla villa, percorribile solo con piccole imbarcazioni. Il Casino, noto anche come “Fuggi l’ozio”, conserva in parte gli affreschi realizzati dal modenese Gian Filiberto Pagani (1764 /1765)

2) PALAZZO DUCALE DI RIVALTA: 

Edificata a partire dal 1723 per Francesco III d’Este e Carlotta d’Orléans, la villa faceva parte di un più vasto sistema comprendente anche la villa di Rivaltella e la “vasca” di Corbelli. Il progetto di questa “Piccola Versailles” fu affidato dapprima all’architetto reggiano G.M. Ferraroni e poi al Bolognini (autore della Sala del Tricolore). Piccola curiosità: l’area che comprenda la nostra Azienda Agricola e il nostro Agriturismo era la parte del fondo adibita appunto al sostentamento agricolo della tenuta. Tra il 1740 ed il 1760 la Reggia visse il suo periodo d’oro, con feste grandiose che riecheggiavano lo sfarzo parigino.

Nel 1796 venne occupata dalle truppe dell’armata napoleonica in transito lungo la Pianura Padana. Al termine dell’occupazione la villa, spogliata e danneggiata, fu consegnata ad un comitato di cittadini che, attorno al 1807, ne demolì alcune parti e convertì il giardino ad uso agricolo.

Oggi restano solo l’ala sud, probabilmente in origine destinata alla servitù e la cappella, in rovina, inglobata in edifici agricoli. Del parco e dei giardini con giochi d’acqua ottenuti utilizzando l’acqua del vicino torrente Crostolo, rimangono il perimetro cintato e una vasca ovale.

Delle numerose statue che ornavano i giardini, molte furono distrutte, altre tolte e ricollocate nel Parco del Popolo a Reggio e due furono collocate ai lati del ponte di San Pellegrino sul torrente Crostolo.

La statua raffigurante quest’ultimo infine fu posta nella centralissima Piazza Prampolini in città, in cima alla fontana che da essa prende il nome.

3) PARCO DELLE CAPRETTE: 
Continuando il percorso ciclo-pedonale che segue il torrente Crostolo e che porta direttamente in centro città vi imbatterete nel Parco delle Caprette. Il parco è stato realizzato con le caratteristiche tipiche delle aree verdi centro-europee prevedendo la creazione di un sistema diversificato con grandi macchie di alberi e cespugli intervallati da radure a prato. Peculiarità del parco è la presenza di alcune caprette tibetane, da cui trae il nome, libere di aggirarsi all’interno dell’area verde. Nel parco è presente il Parco della mente, un percorso di esercizi per il corpo e per la mente descritti in una serie di pannelli.

Consigliamo ai turisti in visita a Reggio Emilia per la prima volta una passeggiata che prende le mosse dal reticolo delle piazze centrali.

Piazza Prampolini:

Principale luogo rappresentativo della città in cui si concentrano le sedi delle funzioni civili, religiose ed economiche. Qui si affaccia il Duomo, di origine romanica e rimaneggiato nel corso del tempo, e il Palazzo del Comune, con annesso il Museo del Tricolore. Nel 1797, in questa piazza, avvenne il battesimo del vessillo della Repubblica Cispadana, precursore della bandiera italiana.

Piazza San Prospero:

Alta sul sagrato spicca la chiesa di San Prospero, una delle più antiche della città, dedicata al patrono di Reggio Emilia. All’esterno protetta da sei leoni in marmo rosso di Verona, e al suo interno , costituito da una sola grande e luminosa navata, conserva cantorie intagliate di epoca barocca e tele di artisti reggiani e bolognesi del ‘600.

Piazza Martiri del VII Luglio e Piazza della Vittoria:

Luogo simbolo della città  vi si affacciano diversi elementi della vita culturale. Dal Teatro Valli, tra i più belli e funzionanti d’Europa, al Palazzo dei Musei, nato dalle collezioni di Lazzaro Spallanzani e oggi sede anche di mostre temporanee; dalla Galleria Parmeggiani, eccentrico edificio in stile gotigo che accorpora tre collezioni ottocentesche, allo Spazio Gerra, suggestivo edificio dalle pareti vetrate  ospitate mostre di fotografia, pittura contemporanea, video e grafica.

Piazza Fontanesi:

Sede del mercato contadino il Sabato mattina è delimitata da case con portici quattrocenteschi restaurati nei bei colori originali. E’ un dei luoghi più affollati nelle sere estive perché qui presenti numerosi bar e ristoranti che offrono ottimi aperitivi e cene.