“Un prodotto, una storia”, così si potrebbe definire questo incredibile frutto della natura.
Poco conosciuto nelle sue vere caratteristiche ma imitato a più non posso, nella soffitta del bassoservizio di fronte all’agriturismo, produciamo il nostro “balsamico”.
Già nel Medioevo era ritenuto un prodotto eccezionale e sono infatti molteplici le citazioni storiche che lo testimoniano.
Ad oggi continuiamo a produrlo secondo tradizione, cio’ significa soprattutto con infinita pazienza.
Si pensi che per arrivare ad avere 3 litri di “nettare” sono necessari almeno 100 kg di uve e circa 15 anni di lunga attesa.
In acetaia milioni di acetobatteri lavorano lentamente e silenziosamente per migliorare di giorno in giorno il prodotto e, mentre per quasi tutti gli alimenti esiste necessariamente una ‘fine’ di lavorazione, per il balsamico, più passano gli anni più migliora!
Fondamentale anche per il balsamico l’utilizzo delle fresche uve delle colline reggiane e del clima che dal caldo afoso dell’estate passa repentinamente al freddo umido della stagione invernale.